HomeDREAML’Avvenire (Italia) – Salvare il Malawi
06
Mag
2006
06 - Mag - 2006



L’Avvenire : http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2006_05_07/articolo_645274.html

L’AFRICA CHE SOFFRE
Oggi un solo medico ogni 50mila abitanti Si creano centri sanitari, si forma il personale e si fa educazione perché tutti si sottopongano il test dell’Hiv

Salvare il Malawi

Un progetto tutto italiano contro l’epidemia di Aids

Dal Nostro Inviato A Lilongwe Paolo Lambruschi

Nophan ha 38 anni ed è già un sopravvissuto. «In Malawi l’aspettativa di vita non arriva a 40 anni. Siamo un Paese senza quarantenni e cinquantenni». Perché questa terra, chiamata "cuore caldo dell’Africa" per l’indole pacifica degli abitanti, dimenticata dall’Occidente, bagnata da un lago tropicale grande come l’Adriatico, è flagellata da una spaventosa epidemia di Aids. Il virus è arrivato dal vicino Sudafrica ed è esploso a causa della miseria in cui versa il 65% della popolazione.
Il Malawi è uno dei 15 Paesi più poveri del pianeta, ogni anno vi muoiono di Aids 83mila tra adulti e bambini. Una tragedia ignorata che mette in bilico il futuro. I sieropositivi sono quasi un milione, una mamma su cinque ha contratto il virus. La malnutrizione aumenta del 50% il rischio di contrarre malattie infettive e qui si mangia nshima, polenta di mais, mentre le cavallette che sciamano in quest’inizio di autunno australe, stagione fresca e secca, sono per molti cibo quotidiano. Nei primi cinque anni di vita il tasso di mortalità infantile è al 10%.
Banca Intesa e Fondazione Cariplo, la prima banca italiana e la sesta fondazione al mondo, hanno deciso di salvare una nazione considerata perduta dalla comunità internazionale e nel maggio 2005 hanno cofinanziato Project Malawi. Un modello innovativo di cooperazione che prevede l’intervento integrato di quattro ong per creare, entro il 2015, la prima generazione di bambini sani e rilanciare il Paese. «La stabilità democratica e l’assenza di conflitti sono oggi punti di forza – sostiene Marco Maiello, responsabile del progetto per la Fondazione Cariplo – insieme con la fertilità della terra. Il progetto, grazie all’opera dell’ong Cisp punta a battere l’Aids e a diversificare l’agricoltura. Il valore aggiunto del nostro progetto è far lavorare in rete le quattro organizzazioni. Alla fine i risultati saranno superiori alla somma dei rispettivi sforzi».
Il Malawi, dopo 120 anni di colonizzazione inglese, oggi vanta una dem ocrazia multipartitica. Ma, ottenuta l’indipendenza da Londra, per 30 anni ha subito la sanguinaria dittatura di Hastings Banda, il "Dottore" che lo isolò dal mondo. Arrivò persino a riconoscere, unico leader nero, il regime dell’apartheid di Pretoria. Nel 1992, i vescovi della Chiesa cattolica (cui appartiene il 35% della popolazione, il 25% sono protestanti, il 10 musulmani, il resto segue la religione tradizionale) ne denunciarono i crimini, l’anno dopo un referendum lo cacciò.
Incontriamo Nophan, superstite della generazione bruciata dall’Aids, in una scuola elementare vicina a Blantyre, la capitale commerciale, nel Sud. Fa lo scout volontario con Magga-Sam, ong locale che nel progetto si occupa di prevenzione. «Soprattutto in città – spiega – tre bambini su quattro riescono a frequentare la scuola primaria; ma a 10 anni molti abb

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