HomeDREAMDintorni di Balaka, Malawi – Due nuovi centri DREAM per rispondere al bisogno di cure di chi vive nelle aree rurali
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Nov
2007
22 - Nov - 2007



In Malawi DREAM sta radicandosi sempre più nelle aree rurali, come è giusto e naturale in un paese in cui l’80% della popolazione vive lontano dalle città. Un 80% della popolazione estremamente bisognoso e desideroso di terapia. In un contesto che invece offre scarsissime possibilità di accesso a cure e strutture.
Chi lavora nei centri DREAM malawiani ha più volte potuto sperimentare in questi anni il bisogno e la tenacia dei pazienti provenienti dal bush, dalle aree rurali, pazienti disposti a compiere a piedi lunghi viaggi, di ore, a volte di giorni, pur di essere accolti nei day-hospital aperti dal Programma nel paese.

A Balaka, nel centro-sud del Malawi, un’area pur sempre rurale, ma già con dignità di township, il locale centro DREAM ha ormai in carico un migliaio di pazienti, il doppio di quanti fossero appena sei mesi fa. Fra loro il grosso proviene appunto da luoghi molto distanti, fino a due ore in macchina di tragitto (il che vuol dire un giorno di viaggio a piedi, per i più che non hanno denaro per permettersi un mezzo di trasporto pubblico). E’ il motivo per cui DREAM ha deciso di andare loro incontro, attivando dei centri in aree più prossime ai luoghi in cui vivono. E’ l’esperienza del centro distaccato di Dzoole che si vuole replicare anche a Kapire e a Namandanje.

A Kapire (distretto di Mangochi), dove esiste una missione delle Suore Poverelle di Bergamo ed un centro di salute da esse gestito, sono in cura ad oggi circa 100 pazienti. Per raggiungere la missione da Balaka ci vuole più di un’ora di macchina, tutta su strada sterrata, e durante la stagione delle piogge la strada è spesso interrotta o impraticabile. Per questo si è studiato un accordo con la missione in modo da impiantare in loco un centro per il trattamento dell’AIDS. Gli operatori DREAM andavano già una volta al mese a visitare coloro che non riuscivano a raggiungere Balaka, ma la domanda era crescente, come pure la necessità di un contatto più frequente con i pazienti. Ora a Kapire il personale DREAM si reca ogni settimana per effettuare i prelievi del sangue e per visitare e distribuire i farmaci. Le attività si svolgono ancora in locali provvisori, in attesa della costruzione di una nuova struttura, ma il servizio è già informatizzato e perfettamente funzionante.

Per Kapire sarà anche l’occasione per combattere lo stigma e la vergogna che ancora segnano i pazienti affetti da AIDS. In un villaggio chi è malato tende a nascondersi. Aprire un centro qui significa poter parlare più apertamente della malattia e testimoniare della possibilità e dell’efficacia delle cure. Inoltre si sta studiando la possibilità di costruire accanto al nuovo centro anche una piccola casa, dove i malati che arrivano da zone più lontane possano fermarsi per qualche giorno finché non siano terminati gli accertamenti diagnostici di cui hanno bisogno.

A Namandanje (distretto di Machinga), un’ora e mezza di strada in

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