Comunità di Sant’Egidio e Compagnia delle Figlie della Carità: Un’alleanza di dieci anni per i malati africani
Quest’anno rappresenta una data storica, sono infatti dieci anni da quando la Compagnia delle Figlie della Carità si è impegnata in una partnership con la Comunità di Sant'Egidio, una comunione nel segno dell’alleanza per i più poveri e tra questi i tanti malati di AIDS in Africa. Partnership realizzata grazie alla lunga amicizia di Padre Robert Maloney, già Padre Generale dei Vincenziani, con la Comunità di Sant’Egidio.
DREAM, infatti, è stato scelto dalle Figlie della Carità come un modello di cura da replicare nei paesi africani dove esse vivono e lavorano. Le Vincenziane sono state fra le prime congregazioni religiose a credere nella possibilità di unire gli sforzi per lottare contro l’AIDS in Africa. In sei paesi dell’Africa subsahariana (Mozambico, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Camerun, Kenya, Tanzania) i centri di salute gestiti dalla Congregazione si raffigurano come luoghi di cura e di speranza che lavorano per la resurrezione dell’Africa e dei suoi malati.
Un’amicizia fattiva e sintonica che nasce dalla consapevolezza di quanto l’Africa abbia bisogno di alleanze nel nome dei poveri per portare pace e speranza in un continente dove i poveri, e tra questi i malati di AIDS, pagano duramente il prezzo della cultura dello scarto e della globalizzazione dell’indifferenza. La collaborazione tra le Vincenziane e Sant’Egidio, a partire dai malati, rappresenta un paradigma importante. Un modo di essere comunità insieme a partire dai poveri. Un modo di mettere insieme le proprie mani, le proprie competenze, la propria spiritualità, la propria umanità, senza confusione, ma senza separazione. In questo senso un paradigma che si realizza a partire dai poveri, comunicando il dono della vita.
Le due giornate d’incontro a Parigi, sono state l’occasione per affrontato il tema dell’organizzazione dei centri di cura e dei laboratori, ma anche per riflettere e pianificare le nuove sfide per il futuro della cura dei malati africani.
Al tempo stesso l’incontro è stato l’occasione di un bilancio complessivo dei dieci anni di lavoro insieme. La Superiora Generale delle Figlie della Carità, Suor Evelyn Franc, ha voluto ringraziare la Comunità di Sant’Egidio per la generosa collaborazione con le suore in questi anni, nei differenti paesi. Ha sottolineato come questo servizio ai malati condiviso ha portato speranza e gioia a tante suore coinvolte, rafforzando la loro vocazione e il carisma della Congregazione.
Suor Evelyn Franc ha voluto anche mettere in luce la sintonia di pensiero tra la Comunità di Sant’Egidio e il fondatore della Congregazione Vincent de Paul, che diceva alle Figlie della Carità: "Dieci volte al giorno andrete a vedere i poveri e dieci volte vi incontrerete Dio". Questo è il carisma delle nostre due comunità che ci ha avvicinato di più, per vivere con gioia un’alleanza con i poveri.
Sorella Jacqueline e sorella Catherine, responsabili del team DREAM per la Congregazione, hanno manifestato lo stupore, dopo una loro recente visita in Mozambico, per il grande valore dei centri DREAM nel paese. Hanno inoltre posto l’accento sull’ottima collaborazione con il Ministero della Salute del Mozambico che ha adottato il Programma come modello da replicare nelle diverse Province e hanno poi raccontato di come le suore coinvolte nel paese vivono quest’alleanza con grande orgoglio.
L’incontro di Parigi ha rappresentato un grande momento di condivisione tra le due famiglie, quella Vincenziana e quella di Sant'Egidio, unite da una passione comune per i poveri e per l’Africa e da una visione non rassegnata sui problemi dell’oggi, ma che si apre con fiducia al futuro.