ASSEMBLEA DEGLI ATTIVISTI DEL PROGRAMMA DREAM PER LA LOTTA ALL’AIDS IN AFRICA
Maputo 31 ottobre
ASSEMBLEA DEGLI ATTIVISTI
DEL PROGRAMMA DREAM
PER LA LOTTA ALL’AIDS IN AFRICA
Era iniziata come un’iniziativa femminile. Infatti, "Mulheres para o DREAM", ovvero Donne per un Sogno (che è il nome del programma di lotta all’AIDS in Africa della Comunità di Sant’Egidio) è un’associazione nata dalle prime donne affette da AIDS che, ritrovate le forze per vivere e sperare, grazie alla terapia antiretrovirale fornita gratuitamente nei centri della Comunità di Sant’Egidio, hanno deciso di utilizzarle per aiutare altri a sperare, cioè a rivolgersi anch’essi, con fiducia, alla terapia. Ma quasi subito anche alcuni uomini si sono uniti a queste donne coraggiose, tanto che, nel corso dell”assemblea che si è tenuta alla fine di ottobre a Maputo, c’è anche chi propone di cambiare il nome dell’associazione in "Humanidade para o DREAM". Il loro scopo è quello di diffondere un messaggio semplice, ma decisivo. "L’AIDS si può curare". Come fa R., che ha contratto al malattia in prigionia: "Ho cominciato a parlare a molti e ho percorso anche molti Km a piedi, per raggiungere i distretti piú lontani, per trasmettere che l’AIDS è trattabile. Nelle varie scuole e centri di salute in cui ho parlato ho incontrato piú di 15.000 persone, negli ultimi due mesi, e durante questo viaggio ho partecipato anche a molti funerali. Il mio obiettivo è educare, cambiare la mentalità di questo paese. Io non sono solo un attivista, ma un paziente modello, e sono un esempio per tanti". C’è chi, parlando, si commuove, ricordando una storia di sofferenze e di abbandono, che ha trovato improvvisamente una svolta positiva quando è avvenuto l’incontro con il programma di Sant’Egidio. Rappresentano un elemento importante di DREAM, gli attivisti, con la loro tenacia. Portano sul corpo i segni dell’efficacia della terapia : "Pesavo 26 kg, ora ne peso 58", dice G. con un sorriso. E tale è il suo cambiamento, che qualcuno, in famiglia, non vuole più credere che sia veramente malata di AIDS. E’ un’ulteriore vittoria di DREAM sull’AIDS, da non sottovalutare: il superamento del timore dello stigma sociale. Gli attivisti hanno ritrovato, con la salute fisica, dignità e ruolo sociale. Non negano più di avere una malattia che prima della terapia significava la condanna ad una doppia morte, sia sociale che fisica. Ma diventano i più tenaci e convincenti alleati del programma di lotta all’AIDS della Comunit&agr Ambito
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