HomeDREAMFamiglia Cristiana (Italia) – Malawi. Un “Sogno” anti Aids
08
Mag
2006
08 - Mag - 2006



MALAWI – PROGETTO DELLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO
UN "SOGNO" ANTI AIDS
Si chiama Dream il programma sanitario messo a punto dall’associazione italiana grazie ai finanziamenti di alcune banche. Che sta già dando speranze alle tantissime persone colpite dalla malattia.
Lilongwe-Blantyre, Malawi

Il viso le si illumina quando sorride. E sorride in continuazione, Alice Mungomo. Sorride raccontando che è sieropositiva, e mentre dice che, a 24 anni, ha scoperto di essere incinta. Quando mostra Rijoise, la sua splendida bimba di un mese tutta vestita di pizzi e ricami, non si trattiene dal ridere, abbassando il capo e incurvando un po’ le spalle, come fanno tante donne africane.

Non è impazzita, Alice, non è un effetto collaterale del virus. È che fino a pochi mesi fa era una delle dead women walking, condannate a morte dall’Aids. Ora, invece, si sta curando, nell’ospedale Ntenga wa Tenga di Lilongwe (la capitale del Malawi), con le migliori medicine che si usano anche da noi, sta bene e la piccola Rijoise è nata sana.

Il suo radioso sorriso ribadisce simbolicamente il disegno che porta sulla maglietta della Comunità di Sant’Egidio: un arcobaleno e una colomba col ramoscello d’ulivo. Pensava fosse tutto finito, e invece qualcuno, che prima di lei aveva vissuto la stessa disperazione – le attiviste del Centro Dream ("sogno") di Sant’Egidio che fanno i colloqui, anche loro in terapia –, le ha spiegato che c’era una possibilità. Adesso Alice sta vivendo, ogni giorno, questa sorta di risurrezione: non è più malaticcia, le forze sono tornate, può pensare a un lavoro, alla famiglia, al suo futuro e a quello della figlia Rijoise (il nome significa "fiore di luce").

Perciò tante persone sfilano – sette, otto, dieci al giorno – sotto il maestoso albero di mogano all’ingresso del Centro. Vengono perché hanno visto la rinascita di Alice e di altre come lei (già 900 sono in terapia), che prima erano disperate, segnate a dito; oggi sorridono. Il passaparola in Africa rimbalza veloce di bocca in bocca, perciò tanti vengono già in queste settimane, quando le mura odorano ancora di vernice fresca, percorrendo chilometri a piedi, e si presentano ai volontari del Centro, si sottopongono ai test e ai colloqui, attendono il responso. E se gli esami confermano il tremendo sospetto, si fanno spiegare tutto ciò che devono fare e se ne tornano a casa con le bustine gialle con i simboli del sole e della luna, per non sbagliare a prendere le pasticche del mattino e della sera. Medicine che – viene loro garantito – non mancheranno mai, per il resto della vita.

Un progetto ambizioso

Il Malawi è uno dei cinque Paesi più poveri al mondo, con una speranza di vita di 37,5 anni, con un milione di malati e portatori del virus Hiv (fra cui il 17 per cento delle donne in gravidanza) su 12,5 milioni di abitanti. Ma con un solo pediatra negli ospedali pubblici di tutto il territorio nazionale. Il Malawi fino a ieri rischiava di implodere sotto il peso di una malattia che in Africa non lascia speranze, ma che potrebbe vedere la situazione del tutto ro

NEWSLETTER

Mantieniti in contatto con DREAM

* Campo obbligatorio