Guinea Conakry: inizia il lavoro delle attiviste nel centro DREAM della capitale
Nel centro DREAM di Conakry, aperto il 13 marzo scorso, c’è da qualche settimana a questa parte una presenza importante in più, quella delle prime due attiviste.
Si chiamano Maimouna e Fatoumata e sono due giovani donne sieropositive di 23 e 26 anni che hanno cominciato ad impegnarsi nell’accogliere chi arriva al centro per la prima volta, incoraggiando e testimoniando in prima persona che l’AIDS non è una condanna a morte, che una “resurrezione” è possibile, che il futuro è ancora aperto, per sé e per i propri cari.
Il lavoro delle attiviste è un segno bello, un vero e proprio frutto, della speranza che l’apertura di DREAM ha significato per la città di Conakry e per tutta la Guinea.
In quella che è una delle realtà più difficili dell’Africa, DREAM vuol dire vittoria sulla rassegnazione e sul pessimismo.
Maimouna e Fatoumata sono donne coraggiose, perché nel paese è ancora forte la paura di parlare dell’AIDS. Ma per loro è divenuta chiara l’importanza di trasmettere ad altri un senso di speranza e di fiducia, nella coscienza che l’AIDS oggi si può curare, anche a Conakry, e gratuitamente.
Ciò che esse hanno ricevuto in termini di cure e d’amicizia è ciò che cominciano a restituire a chi, arrivando al centro stanco ed impaurito per la malattia, trova qualcuno che sa accoglierli con un bel sorriso.