HomeDREAMMozambico: Visita del rappresentante del Segretario Generale dell’ ONU per l’HIV/AIDS in Africa, Stephen Lewis, e di Graça Machel, ai centri DREAM di Maputo
08
Lug
2006
08 - Lug - 2006



VideoIl giorno 7 luglio nei centri di Machava e Matola II è stato giorno di festa per la visita del rappresentante del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per l’HIV/AIDS in Africa, Stephen Lewis, e della signora Graça Machel.

I centri DREAM erano stati prescelti dalla delegazione delle Nazioni Unite come centri modelli per la cura dell’AIDS in Mozambico.

Stephen Lewis e la signora Graça Machel sono stati colpiti dalle attiviste di DREAM, Anamaria, Cacilda, Honoria, Marta tra le tante, che hanno raccontato la loro esperienza della malattia e del loro ritorno alla vita, come protagoniste di questo lavoro di lotta all’AIDS nel paese.In particolare, la delegazione è rimasta impressionata nel confrontare le foto delle attiviste fatte al momento in cui sono arrivate ai centri DREAM, con il loro stato di salute attuale. Una vera resurrezione!

Grande interresse nella delegazione, anche, per i protocolli, la diagnostica, la supplementazione nutrizionale, elementi caratteristici del programma stesso. I medici e i coordinatori mozambicani hanno spiegato loro, con cura, i tanti aspetti del programma.

Al termine della visita Stephen Lewis, oltre che rallegrarsi e congratularsi con tutto il team di DREAM, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha ricordato” la preoccupazione per la grave situazione del paese per l’epidemia”, citando” l’esperienza di DREAM come modello per il Mozambico da far diffondere con celerità in altri paesi africani.”.

Lewis ha anche sottolineato che è uno scandalo che terapie efficaci sperimentate in occidente non si possano utilizzare in Africa. Ha detto tra l’altro che “se sì fosse utilizzata la sola Nevirapina almeno la metà dei bambini attualmente sani grazie ai protocolli di DREAM sarebbe o morta od orfana. Grazie a DREAM tutto questo non è successo”

L’inviato speciale ha assicurato che al suo ritorno a New York ne avrebbe parlato al Segretario Generale per promuovere una concreta azione in Africa.

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