Il secondo sabato del mese è un giorno importante a Materi, nel Kenya centrale. E’ il giorno dell’incontro mensile dei pazienti del locale centro DREAM con le attiviste ed il personale. Lo chiamano “support group”, e per noi è la visione di un sogno che si sta realizzando.

Questi sono i mesi delle piogge, le strade sono divenute impraticabili per il fango, e i “matatu” – i pullmini che fungono da servizio di trasporto pubblico – non riescono ad arrivare al nostro centro. Ma i pazienti, pur di non perdere questa preziosa occasione di incontro, questo incoraggiamento nella speranza, hanno affrontato lunghe ore di cammino.

Le attiviste li accolgono, offrono loro da mangiare e da bere. Quando tutti si sono asciugati e rifocillati l’assemblea inizia con una preghiera. E d’altra parte tutta la riunione è come una preghiera: è la presentazione della propria difficoltà, il confrontarsi con il proprio timore, il racconto della propria quotidianità di malati. Ma poi anche il ringraziamento per l’incontro con DREAM, per il cambiamento intervenuto nella propria vita.

Le attiviste ed il personale del centro intervengono, arricchiscono ulteriormente il discorso, spiegando i problemi, proponendo ciò che si è appreso insieme, chiarendo i dubbi, sciogliendo le riserve, cercando le soluzioni.

L’assemblea continua per oltre tre ore, senza alcuna interruzione, a dimostrazione della grande voglia di parlare, di essere ascoltati, di ascoltare, che c’è in tutti. A testimonianza, meglio, del grande desiderio di vita che c’è in tutti, un desiderio che è rinato attorno ad un sogno comune, europeo ed africano.

Il clima è quello amicale di gente che si ritrova, grazie a DREAM, a lottare insieme per la vita – in un tempo in cui tanto parla di morte – e a sostenersi l’un l’altro.