HomeDREAMCubal, Angola – Notizie dal centro DREAM
26
Mag
2008
26 - Mag - 2008



Una delegazione DREAM ha visitato in aprile il centro di Cubal, in Angola. Un day hospital piccolo, ma importantissimo per la popolazione della vasta area rurale circostante, un’area enorme ed isolata da tutto, in cui un centro di eccellenza – e per di più gratuito – per la cura e la prevenzione dell’AIDS è davvero qualcosa di prezioso.

Dopo un anno e mezzo circa di attività – gestita in collaborazione tra DREAM e le religiose Teresiane che si occupano del grande ospedale al cui interno è sorto il centro – comincia a crescere il numero dei pazienti che stanno bene e che testimoniano della possibilità che la speranza e la cura possano vincere sulla rassegnazione e sulla malattia. Cresce anche il piccolo gruppo di bambini che sono nati liberi dall’AIDS.

Sono state testate infatti quasi 1500 donne in gravidanza, quasi tutte quelle che vivono nel circondario. Un’ottantina di loro sono in terapia antiretrovirale, ed una ventina circa sono i bambini già nati sani da madri sieropositive. Numeri forse modesti, ma significativi di un’inversione di tendenza e della forza del sogno di DREAM di farsi realtà.

Nel mondo rurale e distante di Cubal e dintorni l’obiettivo di far nascere una generazione di bambini senza l’AIDS sembra quasi a portata di mano. 

Il centro DREAM ha iniziato quest’anno ad effettuare anche uno screening sui malati di TBC ricoverati nel vicino dispensario, cosa particolarmente importante dato il noto collegamento fra AIDS e TBC: la prevalenza riscontrata è stata del 17,5 % e già diversi pazienti sono entrati in terapia antiretrovirale.

L’obiettivo – come si vede – è quello di offrire speranza e cura a chiunque si trovi ad incrociare la strada di DREAM. Il centro, con il dispensario, è il punto di arrivo quasi obbligato per una popolazione che non può contare su molto altro e Cubal si configura perciò come un vero e proprio punto di riferimento, come un’opportunità di salvezza per tanti.

Ecco perché il centro DREAM è destinato a crescere. Per il futuro è in programma un importante allargamento del laboratorio e la costruzione di nuovi locali.

Ma si cercherà anche di vincere maggiormente quella condizione di isolamento in cui purtroppo Cubal si trova. E proprio per rompere l’isolamento prossimamente si sperimenterà una comunicazione frequente con videoconferenza via internet/satellite.

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