Venerdì di una calda giornata della stagione secca di ottobre, i pazienti di Dream di Usa River sono arrivati al nostro centro per un incontro. Molti venivano da lontano.

Usa River si trova sulla strada tra Arusha e l’aeroporto del Kilimanjaro, dove s’incontrano tanti villaggi rurali da dove provengono i pazienti.
Si è parlato della gioia di ritrovarsi insieme nonostante la malattia.

Tanti volti felici, tante testimonianze di una storia ormai lunga di amicizia e guarigione.
Moti pazienti infatti, hanno voluto raccontare non solo la loro storia, ma anche il desiderio di aiutare altri.

Così Philip, il nonno di un nostro piccolo paziente, ha raccontato della sua gratitudine per aver visto guarire il nipote, per questo si è impegnato a parlare di Dream nel suo villaggio, perché altri bambini possano essere salvati.

Una giovane donna si è presentata dicendo:” sono la mamma di tre bambini nati all’interno del programma Dream, tutti e tre sani” testimoniando la vittoria della vita e della speranza sulla malattia.

Jane ha raccontato di aver parlato di Dream nel suo villaggio e di come alcune persone sono venute al centro per iniziare la cura.

Molti sono intervenuti dicendo di voler superare la paura di parlare dell’AIDS , proponendo incontri nelle loro parrocchie o nei loro villaggi. Insieme si vince la paura.

Si è visto durante l’incontro la voglia di parlare, di raccontare e di condividere una preoccupazione comune. Insieme si è arrivati a desiderare un altro incontro.

Questa volta però si vogliono invitare amici, vicini di casa, parenti che ancora non conoscono Dream. La giornata scelta sarà il primo dicembre, giornata mondiale della lotta all’AIDS.

Non sarà solo un incontro ma una grande festa con balli e canti per celebrare la gioia di vivere e la speranza di una nuova vita ritrovata.