HomeDREAMGarantire l’accesso all’acqua, garantire la vita
29
Lug
2015
29 - Lug - 2015



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Non avere accesso all’acqua potabile significa aumentare il rischio di andare incontro a malattie gastro-intestinali anche gravi; basti pensare che il 16% della mortalità infantile globale è provocata dalla diarrea.

Procurare l’acqua per sé e la famiglia è un lavoro, soprattutto per le bambine e le ragazze, che dunque le allontana da scuola, perché per potersi approvvigionare di questo prezioso liquido, ogni giorno bisogna affrontare un cammino anche di diverse ore. Dati dell’UNICEF dicono  che la ricerca dell’acqua assorba 40 miliardi di ore annue, per il 71% sulle spalle appunto di donne e bambine.

Anche gli abitanti delle grandi città hanno difficoltà ad essere allacciati alle reti idriche di distribuzione , ma non solo è basso il numero di abitanti forniti di acqua, la stessa fornitura di acqua è sporadica, soprattutto a causa dello stato di decadenza delle tubature, e di cattiva qualità.

Come ha scritto Papa Francesco nella recente Enciclica “ Laudato  si’ ” L’acqua potabile e pulita rappresenta una questione di primaria importanza, (…) Un problema particolarmente serio è quello della qualità dell’acqua disponibile per i poveri, che provoca molte morti ogni giorno. (..) Mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiore costantemente, in alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità. “

Per questo il Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, già da diverso tempo, ha messo a disposizione gratuitamente l’acqua del pozzo scavato per approvvigionare il centro DREAM del quartiere di Bibwa,  per le famiglie della zona. E’ possibile venire ogni mattina alle porte del centro DREAM e accedere alla fontana che attinge all’acqua profonda e sicura, grazie alla dotazione tecnologica installata presso il centro, che è diventata un nuovo servizio anche per la popolazione del quartiere, dove non c’è ancora un acquedotto e l’acqua si deve comprare. Tutto si paga, a Kinshasa, anche un bicchiere d’acqua, in un Paese dove fa un grandissimo caldo per la maggioranza dei mesi dell’anno!

Così il Centro DREAM nel quartiere, che fin dall’’inizio ha significato la rinascita ad una nuova vita, a nuove speranze di sviluppo, e accesso alle cure gratuite, ha assunto anche il significato, con la  possibilità dell’accesso all’acqua potabile, di una vera e propria “fontana del villaggio” attorno alla quale si celebra la gioia della vita.

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