HomeDREAMIl sogno di curare l’Africa (gratis)
20
Ago
2015
20 - Ago - 2015



Copia-di-dream-2.0-Beira-Mozambico-tre-bambini-giocano-di-fronte-al-centro-DREAM-polivalente1-500x375Ci sono piccoli grandi miracoli. Come quello che si è compiuto quest’anno in Mozambico grazie alla Sant’Egidio: nei dodici centri gestiti dalla comunità, nessun bambino nato da una madre sieropositiva è risultato malato. Un risultato straordinario e quasi insperato, frutto dell’impegno e della perseveranza. Ma per quanto eccezionale, per la Sant’Egidio questo traguardo non rappresenta un punto d’arrivo. Bensì un nuovo punto di partenza. Quello che porterà alla realizzazione di un sogno: cure gratuite per l’Africa. Non solo per combattere l’Aids, ma anche tutte le altre malattie (spesso correlate).

Non a caso il progetto si chiama “Dream 2.0”. Vale a dire “Disease relief through excellent and advanced means”, ovvero “Liberazione dalle malattie attraverso mezzi avanzati ed eccellenti”. Lo ha presentato durante la sua visita in Mozambico il presidente della Sant’Egidio, Marco Impagliazzo.

«Curare queste malattie in Africa non può essere considerato un “lusso” dall’Occidente, ma una necessità urgente per il mondo intero» commenta Impagliazzo. «Certo, le difficoltà sono tante. Come ad esempio quelle economiche. Ma occorre mettere insieme cuore e ragione. Del resto Papa Francesco, nell’enciclica Laudato Si’, l’ha chiamata “globalizzazione della solidarietà”…».

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