L’approccio globale all’AIDS e alle patologie associate oggi: una sfida da raccogliere
La Formazione del Programma DREAM in Tanzania
L’estendersi dei programmi di cura per l’Aids e la Tubercolosi a livello paese e la necessità di sostenere lo sforzo del governo per garantire la loro qualità e quindi il loro successo, hanno mosso il programma DREAM a organizzare a Dar es Salaam un corso di formazione dal titolo “DREAM 2.0 – The global approach to HIV patient: prevention, diagnosis and treatment of virological failure and drug resistance.”
Il titolo e il tema affrontate hanno suscitato molto interesse e attenzione tra il personale sanitario coinvolto nella lotta alle pandemie. Oltre 30 clinici esperti di diverse zone della Tanzania hanno partecipato alla formazione. La presenza di docenti internazionali, la fama del programma DREAM nel paese e il delicato e attuale tema proposto hanno fatto si che ci sia stata un’entusiasta risposta dei partecipanti.
L’inaugurazione dei lavori si è tenuta alla School of Pubilc Health di Dar es Salaam presso il Muhimbili Hospital. Il rettore ha avviato il corso sottolineando l’onore e il piacere di poter ospitare tal evento.
Il responsabile dei laboratori del NACP ha ricordato come DREAM ha fatto da apripista in questi anni realizzando laboratori di biologia molecolare che consentono il monitoraggio dei pazienti in trattamento e che oggi sono un modello da implementare per l’intero paese.
ll corso è stato realizzato grazie al sostegno della Chiesa Cattolica e dei fondi dell’otto per mille che supportano da anni con notevole successo e impatto DREAM.
Il 1 Dicembre, giornata Mondiale per la lotta all’Aids, da poco celebrata pone ancora molte sfide aperte: l’estensione dei programmi di cura a livello nazionale, la loro sostenibilità, il controllo dell’aderenza alle cure per evitare l’insorgere di resistenze ai farmaci e il ruolo importante di tutti gli attori coinvolti, dalla cui azione dipendono le sorti di milioni di malati. Indubbiamente la formazione dei sanitari gioca un ruolo fondamentale per il successo in questa battaglia.
Molto ancora resta da fare e molto cammino si è fatto grazie all’appoggio di tanti. La Comunità di Sant’Egidio sente come non possa non raccogliere la sfida che quest’epidemia porta con sé appoggiando gli sforzi dei paesi dove essa è presente, partendo proprio dal personale sanitario impegnato nella lotta e nella cura dell’AIDS e delle altre patologie a essa correlate.
Alla conclusione del corso, l’Ambasciatore Italiano in Tanzania, Dott. Roberto Mengoni, ha posto l’accento sul ruolo fondamentale di Sant’Egidio sia in Tanzania che in Africa in questi anni per la presenza e il lavoro svolto nella lotta alla pandemia e per la pace.
Molte sfide restano e DREAM si consolida sempre più nel ruolo guida e anticipatore di grandi e importanti scelte che hanno cambiato le tante realtà dei paesi dove opera a fianco dei malati e degli operatori.