Neurologia e solidarietà: il racconto del 54° Congresso SIN e il sostegno dell’epilessia in Africa con il Programma DREAM
Dal 9 al 12 novembre, la città di Roma ha ospitato il 54esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (SIN), un evento che ha riunito oltre 2.000 neurologi, tra cui esperti internazionali, per discutere gli sviluppi più recenti nella ricerca e nella cura delle patologie neurologiche. Tra i temi centrali del congresso, particolare attenzione è stata rivolta al Programma DREAM, e all’iniziativa che unisce la SIN e DREAM soprattutto nella cura dell’epilessia in Africa.
Il partenariato tra SIN e DREAM, attivo da cinque anni, ha aperto nuovi orizzonti per il continente africano, portando a una maggiore comprensione delle sfide di quel continente e creando opportunità per raccontare una realtà sanitaria diversa dalla nostra: quella dei centri sanitari territoriali, il cuore del sistema sanitario africano. Infatti oltre il 90% dei malati in Africa è seguiti proprio in quei e non nei pochi e sovraffollati ospedali. Grazie ai successi ottenuti nella cura dell’HIV, il programma DREAM ha mostrato che è possibile fornire trattamenti di alta qualità proprio in centri sanitari territoriali, vicini alla gente, ora in grado di fornire assistenza anche per malattie neurologiche come l’epilessia, che rappresentano una delle maggiori sfide sanitarie del continente.
L’epilessia, infatti, colpisce oltre 20 milioni di persone in Africa, e l’ictus è divenuto una delle principali cause di morte, superando malattie come la tubercolosi e la malaria. Questi dati riflettono una trasformazione significativa nel quadro sanitario africano, legata a fenomeni globali come la transizione demografica e l’impatto della globalizzazione sulla salute pubblica.
Durante la cerimonia inaugurale del congresso, il partenariato SIN e DREAM è stato illustrato come esempio di collaborazione innovativa e di solidarietà sanitaria, portando alla luce i risultati concreti ottenuti grazie al programma. Un workshop dedicato alla neurologia sub-sahariana ha approfondito le sfide e le possibilità per il trattamento dell’epilessia e di altre malattie neurologiche in contesti dove l’accesso alle cure è estremamente limitato. In questa occasione, i neurologi italiani hanno potuto confrontarsi con i colleghi operanti in Africa, condividendo conoscenze e strategie che permetteranno di rafforzare ulteriormente l’impegno in ambito sanitario.
L’attività che DREAM insieme alla SIN svolge in Africa ha rappresentato per molti una possibilità di pensare a un cambiamento duraturo e sostenibile nella cura dell’epilessia, in un contesto in cui le cure spesso non ci sono. Durante il congresso, è stato ribadito come il lavoro costante e il supporto continuativo di questa collaborazione abbiano permesso di sviluppare in modo efficace cura di eccellenza e sostenibili per l’epilessia, sfatando il mito che un’assistenza sanitaria specialistica fosse impossibile in quei contesti.
Questo impegno ha anche un risvolto sociale significativo: curare persone che altrimenti non avrebbero accesso alle cure è un atto di giustizia e di umanità, che solleva migliaia di persone dalla disperazione, restituendo loro speranza e gratitudine. Un atto che, oltre a curare, costruisce un ponte verso la pace. Come è stato sottolineato, cuori risanati possono aprirsi più facilmente al dialogo e alla riconciliazione, gettando le basi per una convivenza pacifica e inclusiva.
In questo modo, il Congresso Nazionale della SIN ha dimostrato come la neurologia possa essere una disciplina capace non solo di innovare in ambito medico-scientifico, ma anche di portare benefici sociali profondi, contribuendo alla costruzione di un mondo più equo e solidale.