HomeDREAMAgenzia Apcom (Italia) – Convegno Sant’Egidio: Sfida dell’Aids può essere vinta
26
Mag
2005
26 - Mag - 2005



 

Apcom

27/05/2005


AFRICA/ CONVEGNO SANT’EGIDIO: SFIDA DELL’AIDS PUO’ ESSERE VINTA
Presentato oggi a Roma il programma Dream avviato in Mozambico

 

Roma, 27 mag. (Apcom) – L’Aids è una "bomba atomica" per l’Africa, ma la sfida può essere vinta attraverso nuove e dinamiche partnership a livello globale. E’ quanto è emerso dal

convegno "Un sogno per l’Africa: bambini senza Aids", organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e tenutosi oggi in Campidoglio a Roma nell’ambito del progetto ‘Italia-Africa 2005’.

 

"L’Aids è una bomba atomica che uccide in massa – ha detto il rettore dell’Università E. Mondlane di Maputo, in Mozambico, Brazao Mazula – che uccide lentamente con effetti moltiplicatori, una bomba atomica che si alimenta della nostra fame, della nostra povertà e dei nostri conflitti".

 

Tuttavia i risultati ottenuti dal programma Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), avviato nel marzo 2002 in Mozambico dalla Comunità di Sant’Egidio di Roma, dimostra che la battaglia contro l’Aids può essere vinta. Sono circa 1.000 i bambini nati sani in Mozambico da madri sieropositive, quasi 5.000 le persone in terapia antiretrovirale – tra cui circa 400 bambini – mentre sono oltre 11.000 i pazienti sieropositivi in cura nei centri Dream. Il Mozambico è diventato così il luogo della prima realizzazione di una proposta avviata oggi anche in Malawi, Tanzania, Guinea Conakri, Kenya e Guinea Bissau.

 

Nel suo intervento, il sindaco di Roma Walter Veltroni ha sottolineato l’originalità del programma della Comunità di Sant’Egidio: "cura le donne in stato di gravidanza che, una volta curate, sfatano l’idea che l’Aids sia una maledizione". Perché la principale vittima dell’Aids in Africa è donna – hanno precisato i responsabili di Dream, Maria Cristina Marazzi e Leonardo Palombi – "malnutrita, soggetta più facilmente alle discriminazioni e allo stigma, scarsamente istruita e con scarsa conoscenza dell’Aids".

 

I dati sull’Africa diffusi dalla comunità di Sant’Egidio denunciano l’ampiezza del problema: dal 2002 al 2004 le donne affette da Hiv/Aids sono passate da 12,8 a 13,3 milioni, con un incremento percentuale analogo per quel che riguarda i decessi. Le donne costituiscono quasi i due terzi di tutte le infezioni. Nella fascia di età tra i 15 e i 25 anni la proporzione è superiore ai tre quarti (pari al 76 per cento delle donne infette). E in alcuni paesi dell’Africa australe le donne con Hiv sono sei volte più degli uomini.

&

NEWSLETTER

Mantieniti in contatto con DREAM

* Campo obbligatorio