HomeDREAMRoma, Italia – Incontro nella sede della Comunità di Sant’Egidio con i rappresentanti delle congregazioni religiose presenti in Tanzania, Kenya, Malawi
22
Nov
2006
22 - Nov - 2006



Il 6 novembre scorso, nella sede della Comunità di Sant’Egidio, a Roma, si è svolto un incontro con una cinquantina di rappresentanti delle congregazioni religiose presenti in Tanzania, Kenya e Malawi, desiderosi di conoscere di più il programma DREAM, nonché di verificare la possibilità di un’azione comune nella lotta contro l’Aids, visto l’ormai non più iniziale radicamento di DREAM nelle realtà sanitarie di quei paesi dell’Africa orientale. Le congregazioni presenti erano 32, spesso rappresentate ad alto livello (superiori/e generali, consiglio generale).

All’incontro, oltre ad alcuni operatori italiani di DREAM che hanno illustrato le diverse caratteristiche del programma, hanno preso la parola anche due suore, sr. Carmen Bartolomé, superiora generale delle Teresiane (Compagnia di santa Teresa di Gesù), e sr. Wivine Kisu, consigliera per l’Africa delle Vincenziane (Figlie della Carità). Si tratta, in entrambi i casi, di congregazioni che hanno da qualche tempo stretto un accordo di collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e che mettono a disposizione in alcuni loro centri di salute dell’Africa subsahariana il trattamento antiretrovirale secondo i protocolli DREAM.

Suor Wivine Kisu ha ripercorso la storia della sinergia tra la Comunità e le Figlie della Carità, sottolineando la bellezza di un lavoro in comune, la forza che discende da tutto questo, ed ha concluso: “Il motore di tutto è stato l’amore per i poveri. E’ stato il carisma delle nostre due comunità che ci ha avvicinato, spingendoci ad un dinamismo nuovo, ad un’allenza in nome dei poveri“.

Dell’aspetto decisivo che è stato l’incontro con i malati ha parlato anche, da parte sua, suor Carmen Bartolomé. La superiora delle Teresiane ha esordito insistendo con passione sulla possibilità reale di una cooperazione sintonica fra associazioni diverse, e dell’importanza della relazione instauratasi in questa prospettiva tra il suo istituto e la Comunità di Sant’Egidio. Da tale relazione è nata, ha detto, “un’attrazione crescente per la visione ed il carisma l’uno dell’altro, nonché un sempre più forte desiderio di lavorare insieme per rendere possibile un mondo migliore”. Suor Carmen ha raccontato dei frutti che l’impegno con DREAM sta dando nel centro di salute di Cubal, in Angola.

Frutti per i malati, ma, ha aggiunto, per le suore stesse: “Il coinvolgimento che stiamo vivendo”, ha continuato, “sta portandoci ad una più profonda consapevolezza delle condizioni di vita della gente in Africa. Una consapevolezza che si traduce in un processo di conversione del cuore e della mente. Stiamo imparando dai poveri ad essere più semplici e compassionevoli”.

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