Una bella estate australe ricca di novità e iniziative al Centro nutrizionale “O Pais do Arco Iris” della Comunità di Sant’Egidio
II mese di novembre segna l’inizio dell’estate in Africa australe. Le scuole terminano ad ottobre ed è quindi tempo di vacanze. Particolarmente attese dai bambini che la Comunità di Sant’Egidio accoglie nel Centro “O Pais do Arco Iris” (il Paese dell’Arcobaleno), che da più di sei anni è diventato un punto di riferimento importante per tante famiglie e per i più giovani che abitano nel bairo di Matola C, vicino Maputo, in Mozambico.
Il Centro “O Pais do Arco Iris” è stato aperto nel 2005 ed è coordinato e animato dal lavoro delle attiviste del programma DREAM che si sono specializzate nella nutrizione e nell’educazione infantile.
Finanziato attraverso il Programma di Adozioni a Distanza della Comunità di Sant’Egidio, il centro ha coinvolto in questi sette anni più di 1.200 bambini ed è frequentato attualmente da più di 820 che giornalmente ricevono il pasto principale, per la maggioranza di loro anche l’unico della giornata. Ma “O Pais do Arco Iris” è frequentato anche dai ragazzi più grandi, di età compresa tra i 14 ed i 20 anni, che svolgono un servizio volontario a favore dei bambini più piccoli servendo in tavola e provvedendo alla pulizia delle paiote in cui si svolge il pranzo. Inoltre ogni sabato organizzano la Scuola della Pace, aiutati anche da un gruppo di giovani adolescenti del Programma DREAM e da alcuni compagni di scuola.
Per tutti loro questa estate australe è stata particolarmente ricca di nuovi impegni e di nuove prospettive di servizio verso i più piccoli. Per la prima volta sono stati chiamati ad organizzare da soli i soggiorni con i bambini che frequentano il Centro e la Scuola della Pace. Infatti negli anni passati questi stessi soggiorni erano stati realizzati con l’aiuto di un gruppo di giovani romani che venivano a Maputo durante le loro vacanze estive, ma inverno in Africa australe. La proposta di organizzare da soli il consueto “passeio” è stata accettata con grande entusiasmo anche se con qualche iniziale e fugace timore.
I “Passeios” a Moamba
L’organizzazione delle vacanze con i bambini ha occupato le prime settimane di novembre, i ragazzi si sono divisi i compiti poiché molte erano le cose da fare: avvertire le famiglie, preparare le attività, curare i giochi e le feste serali, occuparsi della cucina, organizzare i turni di pulizia, acquistare i regali per i bambini, preparare le squadre e abbellire i locali del soggiorno.
La preparazione del soggiorno è stato un momento ricco di idee, di lavoro e di confronto che ha rivelato quanto sia importante la Scuola della Pace per i bambini del Centro: “i bambini – ha commentato un giovane – hanno bisogno di essere aiutati a sviluppare buoni sentimenti, di imparare cose belle e giuste, se non glielo diciamo noi, fuori, nel bairo, imparano solo la violenza”. Tutti hanno capito che ciascuno di loro deve essere un esempio da seguire per i bambini, nella vita quotidiana come nella scuola. Per questo, alcuni dei più grandi hanno raccontato di essere tra i più bravi nelle loro classi, un esempio per mostrare ai più piccoli che la scuola è importante e che è importante frequentarla regolarmente. Così come è importante poter seguire fin da piccoli una dieta equilibrata, variegata, ricca di vitamine e proteine che possano contribuire ad uno sviluppo armonico del loro sistema cognitivo.
I due “Passeios” hanno coinvolto un totale di novanta bambini del Centro con un’età compresa tra i 7 e gli 11 anni e si sono svolti nella Vila de Moamba, un villaggio situato a 70 chilometri da Maputo, ospitati dai padri salesiani. I bambini hanno occupato due camerate con letti singoli e bagni con lavandini, docce e acqua corrente. Quando i bambini hanno visto le due camerate sono rimasti stupiti che ognuno di loro avesse il proprio letto dove poter dormire da solo e non con i fratelli o i genitori. Inoltre la possibilità di lavarsi a piacimento con l’acqua corrente ha scatenato la loro gioia, così come l’opportunità di bere direttamente dai rubinetti l’acqua potabile senza doverla andare a prendere al pozzo con i secchi o le taniche.
Per tutti i bambini sono stati giorni belli perché ricchi di attenzioni che normalmente nessuno ha nei loro confronti: dai pranzi e le cene cucinati in modo memorabile e abbondante dalle cuoche, ai giochi organizzati per loro, ai regali, alla festa serale, alla possibilità di lavarsi con l’acqua corrente e calda, al clima sereno che si respira.
I ragazzi più grandi, dimostratisi abili animatori, si sono impegnati affinché i soggiorni riuscissero nel migliore dei modi e fossero un momento di tranquillità e felicità per tutti i bambini, con affetto e preparazione, espressi molto concretamente anche nel regalo preparato per ciascuno: ogni bambino ha ricevuto infatti una maglietta ed un paio di pantaloni mentre le bambine hanno ricevuto un vestito.
Il fatto che i bambini abbiano frequentato quotidianamente il centro e la Scuola della Pace durante l’anno è risultato evidente durante i soggiorni, che non hanno registrato episodi di litigio tra i bambini, situazione invece costante nella loro vita, sia a casa sia nei giochi per la strada. Lo hanno notato gli stessi bambini e i ragazzi come non fosse un caso, ma un frutto del lavoro quotidiano per la pace e dono di quella più grande donata 20 anni fa a tutto il paese, con la fine della guerra e la firma a Roma degli accordi di pace, grazie alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio.