HomeDREAML’iniziativa di Maputo per l’eliminazione della trasmissione materno-infantile dell’infezione da HIV: la necessità di un modello di cura.
26
Apr
2013
26 - Apr - 2013



Si è tenuto a Maputo dall’11 al 15 marzo 2013 un workshop sulla prevenzione della trasmissione materno-infantile del virus dell’HIV organizzato dal programma DREAM. Tra i partecipanti, medici, clinici, infermieri e rappresentanti esperti di salute pubblica provenienti da vari paesi dell’Africa sub-sahariana.

Lo sviluppo di nuove linee guida internazionali e un modello di cura basato sulla somministrazione di Tripla Terapia Antiretrovirale a TUTTE le donne HIV positive in gravidanza , dalle prime settimane di gestazione fio allo svezzamento, ci rende più vicini all’obiettivo di eliminare la trasmissione verticale dell’HIV.

Sono stati pubblicati i punti chiave dell’accordo raggiunto durante il workshop.

 – Negli ultimi 10 anni ci sono stati grandi sviluppi nel campo della prevenzione della trasmissione materno-infantile del virus dell’HIV. Vi è una crescente consapevolezza sulla necessità di interventi che siano ampiamente efficaci nel prevenire la trasmissione verticale dalla gravidanza fino alla fine dell’allattamento. La superiorità di una combinazione di almeno tre farmaci antiretrovirali nel ridurre la trasmissione verticale rispetto alla mono o bi-terapia è stata chiaramente documentata. I vantaggi dell’utilizzo della HAART (Highly Active Antiretroviral Therapy) dalla gravidanza fino alla fine dell’allattamento al seno sono stati dimostrati in numerosi studi. L’HAART è in grado di ridurre la trasmissione verticale a livelli inferiori al 5% a 18-24 mesi di età, riducendo anche i tassi di mortalità materna e infantile della popolazione infetta o esposta all’HIV ai livelli osservati tra gli individui sani in Africa. Le opzioni B/B+ sono le più efficaci per la PMTCT nei paesi in via di sviluppo, dove il parto cesareo e l’allattamento artificiale non sono realisticamente realizzabili a livello di popolazione. L’Opzione B+ presenta alcuni vantaggi rispetto all’Opzione B, in termini di organizzazione e di tutela della salute delle donne, nonché di riduzione di contagio dell’HIV ai partner non infetti.

 

 – Fondamentale per il successo di programmi di EMTCT (eliminazione della trasmissione materno-infantile) nei paesi in via di sviluppo è la retention dei pazienti in cura e la loro aderenza ai protocolli di trattamento. In media non più del 50% delle donne in programmi di PMTCT completa l’intero protocollo. Questo è legato non solo agli specifici regimi terapeutici o ai protocolli di trattamento utilizzati, ma soprattutto al modello di cura. La retention è soprattutto legata all’aumento della consapevolezza del paziente per quanto riguarda la propria attenzione alla cura e al significato di aderenza per mantenersi in salute.

– Per aumentare la retention e l’aderenza, nel quadro delle politiche dei diversi paesi e delle organizzazioni sanitarie nonché delle linee guida internazionali, dobbiamo aggiornare il modello di cura attraverso il quale gestiamo l’HIV e la prevenzione della trasmissione verticale.

Gli elementi da includere in questo modello sono:

 

i) Servizi gratuiti: tutti i servizi devono essere gratuiti

ii) Deve essere garantita una catena sicura di fornitura di kit di test rapidi e di farmaci antiretrovirali

iii) La strategia opt-out per il counseling e per il test dell’HIV deve essere presente al fine di massimizzare l’efficacia della strategia del test

iv) Un approccio olistico globale centrato sulla famiglia dovrebbe guidare il servizio di EMTCT

v) Piena integrazione dei servizi di EMTCT e di cura con Antiretrovirali con i servizi di cura antenatale (ANC) al fine di offrire un pacchetto completo di servizi secondo le linee guida internazionali. Questa integrazione consente di mettere in atto un processo che porta a nascite che avvengono in sicurezza e ad un controllo della salute nel postpartum, con un controllo esteso alle donne durante i periodi del postpartum e dell’allattamento al seno.

vi) Dovrebbero essere attuate strategie che consentano alle madri di accedere facilmente ai servizi di EMTCT ( per esempio la suddivisione dei compiti e le cliniche mobili)

vii) Il sostegno comunitario per un’aderenza continua ai programmi di EMTCT: è fondamentale per aiutare le donne in gravidanza ad accettare la loro sieropositività e la loro piena aderenza ai protocolli di EMTCT, supportandole dal momento della diagnosi allo svezzamento del bambino e facilitando il coinvolgimento dei partner. Gli operatori sanitari di comunità formati a tale scopo sono un potente strumento per aumentare i tassi di retention e di aderenza.

viii) La diagnosi precoce prenatale (EID) è un pilastro per il sostegno e per l’incoraggiamento di madri HIV positive, mettendole a conoscenza circa la negatività dei loro figli o comunque garantendo il trattamento precoce dei neonati che si sono infettati. L’EID, basandosi sui risultati del Dry Blood Spot, deve includere tempestivi tempi di turn-around e affidabilità dei risultati.

ix) La valutazione nutrizionale e l’assistenza alle madri e ai neonati è estremamente importante in quanto una corretta alimentazione resta una delle sfide in questi contesti.

x) Monitoraggio, controllo e valutazione: il controllo tempestivo è fondamentale al fine di valutare l’impatto e la qualità dei programmi. Allo stesso tempo, la teconologia informatica al fine di sostenere la cura e di avere traccia dei persi al follow-up (se precedentemente è stato ottenuto il consenso dai pazienti), è un utile strumento per migliorare la retention.

In conclusione, sosteniamo lo sviluppo di un modello globale per sviluppare EMTCT nei siti africani urbani, semirurali e rurali, al fine di raggiungere l'obiettivo di 0 nuove infezioni nei nostri paesi, al più presto possibile.

 

Firmatari

 

Prof. Maria Cristina Marazzi

DREAM Program General Director

 

Esther Kuni Bonje MSc,

HIV Free NW, Project Manager Cameroon Baptist Convention Health Services – CAMEROON

 

Dr. Evelyne Ehua Amangoua,

Directrice de la Prévention du SIDA – Ministère de la Santé et de la lutte contre le SIDA – COTE D’IVOIRE

 

Prof Leonardo Palombi,

DREAM program Scientific Director,

Full Professor of Hygiene, Director of Biomedicine and Prevention Dept, University of Tor Vergata

ITALY

 

Dr Paola Germano,

DREAM Program General Coordinator

ITALY

 

Dr Gianni Guidotti

DREAM program General Secretary

ITALY

 

Prof Sandro Mancinelli

Associate Professor of Hygiene

Dept. of Biomedicine and Prevention, University of Tor Vergata, Rome

ITALY

 

Prof Pasquale Narciso

Consultant of Infectiuos and Tropical Diseases
INMI "L..Spallanzani", Rome
ITALY

 

Dr Andrea De Luca, MD,

Associate Professor of Infectious Diseases, Director, University Division of Infectious Diseases, Siena University Hospital, Siena

ITALY

 

Dr Giuseppe Liotta, MD, PhD

DREAM program Clinical Director,

Senior Researcher, Dept of Biomedicine and Prevention, University of Tor Vergata, Rome

ITALY

 

Mr Elard Alumando

DREAM program Country Director

MALAWI

 

Dr Ines Zimba

DREAM Country Director

MOZAMBIQUE

 

Dr Noorjeahn Abdul Magid

DREAM program Clinical Director

MOZAMBIQUE

 

Dr. Bernard Ngoy Belly Bossiky,

Secrétaire Exécutif National adjoint, Focal point ETME, Programme National Multisectoriel de Lutte contre le Sida

RDC

 

Mrs Precious Audia Robinson, Deputy Director:PMTCT National Dept. of Health

SOUTH AFRICA

 

Dr Eula Mothibi, Head: Health Services Cluster MBCHB; FCP (SA); Dip HIV Man – Khethimpilo

South Africa

 

Karin Nielsen, MD, MPH, Clinical Professor of Pediatrics, Director, Center for Brazilian Studies at UCLA Division of Infectious Diseases, David Geffen UCLA School of Medicine, Los Angeles

USA

 

Dr Kebby Musokotwane, Communicable Diseases Control Specialist, Provincial Medical Office,Livingstone

ZAMBIA

 

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