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10
Mar
2015
10 - Mar - 2015



Balaka_solar_10 “Le ciel ne va pas nous tomber sur la tête” (Il cielo non ci cadrà in testa) intitolava una raccolta di saggi sul cambiamento climatico nel mondo qualche anno fa. Ma in Malawi tra dicembre 2014 e gennaio 2015 è caduta così tanta pioggia che è sembrato che il cielo non ce la facesse più a stare sospeso e, gonfio d’acqua, fosse davvero sul punto di cadere sulla terra. Neppure gli anziani si ricordavano così tanta pioggia. Gli effetti del cambiamento climatico e della deforestazione hanno colpito duro: tutta la parte sud del paese è finita sott’acqua, ci sono state vittime, in tanti hanno perso la casa e si teme per la diffusione di epidemie nei campi degli sfollati. La Comunità di Sant’Egidio ha risposto alle richieste di aiuto di molti, visitando le zone più colpite e distribuendo aiuti di prima necessità.

Come dicono a Balaka la pioggia buona, quella che fa crescere il mais e che dà da mangiare viene da ovest, dalle grandi foreste del Congo. E’ la pioggia che i contadini si aspettano tra novembre e febbraio e che fa crescere il mais. Balaka_solar_12Un vento impetuoso da est ha invece portato sul Malawi i cicloni dell’oceano indiano. Troppa pioggia, in un tempo troppo breve, si è portata via i campi con le piantine di mais appena piantato. Troppo rapida anche la deforestazione in tutto il Malawi. Troppi gli alberi tagliati e non ripiantati, troppi quelli venduti ai commercianti di legname delle nuove potenze economiche straniere. Non c’era più nulla a frenare la violenza dei torrenti che scendevano impetuosi dalle montagne. Molte le strade e le piste spazzate via, tanti i villaggi ancora isolati o difficilmente raggiungibili.

In Malawi la Comunità di Sant’Egidio, grazie all’aiuto di Total Malawi e della Fondazione Total France, prova anche a dare una risposta all’esigenza di trattare meglio il nostro pianeta, perché uomo e natura siano amici e non nemici.

??????????Proprio a cavallo tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 il secondo impianto a energia solare è stato messo in funzione a Balaka a servizio del centro DREAM e del suo laboratorio.

Nello stesso periodo importanti lavori di ristrutturazione hanno interessato il laboratorio che è ora pronto ad accogliere la nuova sezione di biologia molecolare. Non sarà più necessario mandare altrove i campioni di sangue per le analisi più sofisticate, ma tutto verrà processato a Balaka.

Sui tetti degli edifici DREAM, più di 200 pannelli solari danno completa autonomia energetica alle attività medico-laboratoristiche del centro di cura dell’AIDS. Un bel risparmio in termini economici sia sulla bolletta della corrente elettrica, sia, soprattutto, sull’acquisto di gasolio per il generatore diesel. Ma anche un bel risparmio in termini di gas ad effetto serra immessi in atmosfera.

Balaka_solar_09La distribuzione dell’energia nelle zone più rurali del Malawi è sicuramente migliorata, ma ancora molto resta da fare. Mentre tutto attorno al centro DREAM di Balaka i motori dei generatori diesel borbottano o arrancano ancora per molte ore al giorno, un piacevole silenzio avvolge la casetta che ospita il generatore del centro DREAM: non è più indispensabile per il funzionamento di computer e macchine di analisi. Può restare a riposo per giorni e anche settimane. Il sistema a energia solare con le sue batterie di accumulo lo chiama in causa solo in caso di blackout di lunga durata.

“… il creato è un dono meraviglioso datoci per tutti, perché lo usiamo per tutti sempre con grande rispetto e gratitudine” ci dice Papa Francesco. Un contributo al rispetto del creato, perché il cielo non ci cada sulla testa, viene anche dal programma DREAM in Malawi.

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