(AGI) – Rho (Milano), 29 ott. – Sanita’ di eccellenza, tecnologie informatiche d’avanguardia, energie rinnovabili. Il progetto Dream for Africa mette insieme questi tre pilastri dello sviluppo sostenibile, garantire la salute a tutti con le migliori tecnologie e con una accesso all’energia pulita.
Sviluppato dalla Comunita’ di Sant’Egido in 10 Paesi africani, oggi a Expo e’ stato presentata quella parte che riguarda il Mozambico e il Malawi, nella giornata di chiusura della settimana “Energy, Art and Sustainability for Africa”, sostenuta da Eni e Expo. Un approccio innovativo che dal 2002 ad oggi ha consentito di arrivare alla trasmissione zero dell’Hiv tra madre e figlio in Mozambico, “i primi centri Dream – ha spiegato Noorjehan Adbul Majid, direttrice del programma Dream Mozambico – si sono proprio occupati di affrontare il problema dell’Hiv, una piaga per il nostro paese, con dei risultati di successo che hanno rimodulato i protocolli dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ per l’Africa”. Si tratta di numeri importanti: 270 mila persone curate, 47 mila bambini e, forse il dato piu’ significativo, 55mila bambini nati senza Hiv. “Abbiamo azzerato – ha proseguito Majid – la trasmissione dell’Hiv tra madre e figlio. Ma Dream non significa solo cura, vuol dire anche formazione, 5000 professionisti formati in 42 centri. Dream vuol dire eccellenza nella formazione, nella diagnostica e nella terapia.

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