Epilessia in Africa Sub-Sahariana: una sfida sanitaria e l’impegno di DREAM
L’epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo, colpendo milioni di persone. Tuttavia, nell’Africa sub-sahariana rappresenta una vera emergenza sanitaria, con un’incidenza fino a tre volte superiore rispetto ad altri continenti.
Due decenni fa, si stimava che circa 10 milioni di persone nella regione soffrissero di epilessia; oggi, con il raddoppio della popolazione, questa cifra ha superato i 20 milioni. Molti fattori contribuiscono alla diffusione della malattia, tra cui malaria, neurocisticercosi, traumi cranici, lesioni cerebrali perinatali, malnutrizione e difficoltà di accesso alle cure mediche. Nonostante la gravità della situazione, oltre il 75% delle persone affette non riceve i farmaci necessari per controllare la malattia.
Il Programma DREAM si impegna a garantire l’accesso gratuito alle cure per tutti. In una regione, come quella dell’Africa sub-sahariana, in cui la carenza di neurologi è drammatica – con una media di un neurologo ogni due milioni di abitanti – la formazione degli operatori sanitari diventa cruciale. Per questo motivo DREAM, grazie al partenariato con la SIN (Società italiana di neurologia), organizza programmi di formazione continua per il personale sanitario locale, permettendo ai clinici di acquisire competenze specifiche per la gestione dell’epilessia. Oltre alla formazione, un’altra grande sfida è la disponibilità di farmaci antiepilettici efficaci e sicuri. In molti paesi dell’Africa sub-sahariana, questi farmaci sono difficili da reperire, costosi e talvolta di scarsa qualità o contraffatti, con gravi conseguenze per i pazienti. Il programma si impegna a garantire una fornitura continua e controllata di farmaci sicuri, evitando interruzioni che potrebbero compromettere il trattamento.
L’epilessia non è solo una sfida medica, ma anche sociale. Ancora oggi, in molte comunità è vista come una maledizione o il frutto di stregoneria, causando emarginazione e discriminazione per chi ne soffre. Questa stigmatizzazione riduce le opportunità di istruzione e lavoro e può avere un impatto devastante sulla salute mentale, aumentando il rischio di suicidio. Per contrastare questo fenomeno, DREAM non si limita a fornire cure, ma promuove anche campagne di sensibilizzazione e supporto per i pazienti e le loro famiglie.
Inoltre, per migliorare l’accesso alle cure specialistiche, DREAM ha introdotto un servizio di telemedicina gratuito, compresa la teleneurologia. I centri locali possono inviare registrazioni EEG agli specialisti in Europa, garantendo diagnosi più accurate e tempestive. Questo approccio innovativo rappresenta un passo avanti fondamentale nella gestione dell’epilessia.
Infine, da quasi dieci anni, il Programma integra la gestione dell’HIV con il trattamento delle malattie non trasmissibili, inclusa l’epilessia. Questo modello di cura multidisciplinare permette di affrontare in modo più efficace le sfide sanitarie dell’Africa sub-sahariana, garantendo un’assistenza completa e sostenibile per milioni di persone.
Il Programma DREAM continua a lavorare affinché nessuno venga lasciato indietro, offrendo cure, formazione e speranza a chi soffre di epilessia in una delle aree più vulnerabili del mondo.