HomeDREAMMozambico: un convegno nazionale affronta le sfide della resistenza all’HIV in Africa, puntando a obiettivi concreti
25
Mar
2025
25 - Mar - 2025


In Mozambico, si è tenuto un convegno nazionale dedicato alle sfide nella lotta contro l’HIV in Africa, intitolato “Sconfiggere l’HIV in Africa: un obiettivo possibile“. L’evento, che ha avuto luogo venerdì scorso a Maputo, è stato organizzato dal Ministero della Salute del Mozambico (MISAU) e dal Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio. Ha riunito circa 50 esperti e professionisti del settore sanitario, tra cui funzionari e tecnici del MISAU, membri di gruppi tecnici, rappresentanti di importanti istituzioni internazionali e accademici attivi nella ricerca e nella lotta contro l’HIV/AIDS in Africa.


Il workshop ha approfondito sia le sfide che le opportunità legate alla gestione del trattamento dell’HIV in Africa, con un’attenzione speciale alla crescente preoccupazione per la resistenza ai farmaci antiretrovirali. Nonostante i significativi progressi compiuti negli ultimi anni, il convegno ha messo in luce le difficoltà ancora presenti, come la resistenza ai farmaci, l’accesso limitato a trattamenti efficaci e l’urgenza di sviluppare modelli di cura sempre più centrati sul paziente.

In Mozambico, dove si stima che il tasso di HIV tra gli adulti di età 15-49 anni sia del 12,6%, l’epidemia continua ad essere una delle principali sfide per la sanità pubblica. Il Programma Nazionale per le HIV/AIDS ha avuto un ruolo cruciale nell’aumentare l’accesso alla terapia antiretrovirale (TARV), con circa 2 milioni di persone in trattamento. Tuttavia, preoccupazioni crescenti sulla resistenza ai farmaci si sono rivelate una minaccia per l’efficacia a lungo termine dei trattamenti. Questo contesto ha evidenziato la necessità di strategie più personalizzate, come l’uso della genotipizzazione e un monitoraggio attento della carica virale.

Durante l’incontro, sono stati presentati studi recenti condotti in Mozambico sulla resistenza, che hanno mostrato dati allarmanti e confermato l’urgenza di affrontare questa problematica. I partecipanti hanno potuto discutere e condividere buone pratiche per migliorare la gestione dell’HIV, approfondendo l’importanza della genotipizzazione come strumento chiave per ottimizzare i trattamenti e gestire l’infezione.

Il workshop ha anche fornito uno spazio di dialogo tra esperti locali e internazionali, mirato a identificare soluzioni innovative e buone pratiche per la cura dell’HIV in Africa. Le sessioni interattive e le discussioni aperte hanno favorito un approccio collaborativo, con l’intento di rafforzare le strategie di trattamento dell’HIV nel paese e sull’intero continente.

Tra i momenti salienti, il Prof. Carlo Perno dell’Ospedale Bambino Gesù e la Dott.ssa Noorjehan Majid del Programma DREAM hanno sottolineato la necessità di agire rapidamente per prevenire la perdita di efficacia terapeutica, proponendo la creazione di un movimento internazionale volto a garantire l’accesso universale ai test di resistenza ai farmaci antiretrovirali.

Il convegno si è concluso con la formulazione di raccomandazioni per migliorare la gestione dell’HIV nel paese e una rinnovata consapevolezza tra le parti interessate riguardo la rilevanza  della genotipizzazione nella gestione dell’infezione. La collaborazione tra istituzioni locali e internazionali è stata rafforzata, con l’obiettivo di continuare a lavorare insieme per garantire a tutti coloro che vivono con l’HIV in Africa un accesso equo e di qualità alle cure.

All’evento hanno partecipato anche rappresentanti di istituzioni di ricerca e organizzazioni internazionali, che hanno contribuito attivamente alla discussione e all’individuazione di soluzioni concrete per affrontare la resistenza ai farmaci e migliorare l’efficacia delle strategie di trattamento.

Questo convegno ha rappresentato un’importante opportunità per creare una rete internazionale per la gestione dell’HIV, con la speranza che i risultati ottenuti possano avere un impatto positivo sulle politiche sanitarie e sulla vita di milioni di persone in tutto il continente africano.

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