HomeDREAMSuperare lo stigma: un’analisi sull’accesso alle cure per l’HIV in Guinea
03
Mar
2025
03 - Mar - 2025


Pubblicato dalla rivista Oltremare

Uno studio condotto in Guinea ha analizzato i principali ostacoli all’aderenza al trattamento per l’HIV. Distanza dai centri, stigma sociale e difficoltà economiche emergono come fattori chiave.


Presso l’Università di Conakry, si è svolta una conferenza sulla ricerca operativa nell’ambito del progetto “A.S.S.I.S.T. – Accesso a un Sistema Sanitario Integrato per i Servizi TB/HIV” – AID 012596/01/2, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con i fondi del Global Fund. Il titolo dell’incontro era “DREAM: indagine sugli ostacoli all’aderenza al trattamento nella capitale e nelle prefetture limitrofe“.

Il progetto A.S.S.I.S.T. ha supportato il Programma DREAM per due anni nel settore della prevenzione e trattamento dell’HIV e della tubercolosi in Guinea. DREAM, che da oltre vent’anni si occupa della cura e prevenzione dell’HIV e di altre malattie in Africa subsahariana, ha beneficiato dell’assistenza per migliorare l’accesso ai servizi sanitari gratuiti e di qualità nelle città di Conakry, Coyah e Dubréka, nonché per potenziare la diagnosi di tubercolosi tramite il laboratorio di Dixinn (Conakry).

Nonostante la prevalenza di HIV in Guinea non sia alta (circa 1,2%, con livelli più alti nella capitale), l’epidemia è comunque diffusa e il sistema sanitario è sotto pressione. La difficoltà nel diffondere i test HIV, unita alla scoperta tardiva dell’infezione, rende più complessa l’aderenza ai trattamenti, che vengono interrotti da molte persone. Questo fenomeno si accentua nei centri supportati dal Programma DREAM, dove i pazienti, dopo aver abbandonato la cura, tornano in condizioni peggiorate. Un’indagine tra i pazienti in cura presso i 4 centri DREAM della Guinea ha quindi cercato di identificare i fattori che ostacolano o favoriscono l’adesione al trattamento.

Lo studio, approvato dal comitato nazionale di bioetica della Guinea, è stato realizzato in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata. Il questionario era composto da 4 sezioni: una sezione sulle caratteristiche demografiche e sociali, una sul rapporto con i servizi, una sull’aderenza alla terapia, una sullo stigma legato all’HIV. All’indagine, che è stata anche un momento di approfondimento e dialogo, hanno partecipato 402 persone con HIV. Il 99% dei pazienti sono rimasti soddisfatti dell’assistenza ricevuta nel Programma DREAM, e il 90% hanno espresso fiducia nel trattamento, tuttavia il 34% è risultato non aderente, e i principali motivi espressi sono riconducibili a difficoltà concrete quali il non avere con sé il farmaco (quindi aver saltato l’appuntamento al centro) o l’essere in viaggio. Tra i rispondenti, il 18% aveva sperimentato un periodo di abbandono delle cure ed era poi ritornato, la principale caratteristica che differenziava questi pazienti dagli altri era la distanza dal centro di cura (più di 2 ore di trasporto contro una media di 1 ora per quelli che erano sempre rimasti in cura). Il problema degli abbandoni sembra quindi correlato all’accessibilità geografica dei centri, al costo della vita ed in particolare dei mezzi di trasporto che è molto aumentato in Guinea negli ultimi 2 anni.

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