HomeDREAMInaugurato il nuovo blocco del centro sanitario di Manga Chingussura in Mozambico, grazie al Progetto PROTECT
26
Feb
2025
26 - Feb - 2025


Ieri è stato inaugurato il nuovo blocco del Centro Sanitario di Manga Chingussura, una realizzazione che rappresenta un importante passo avanti nel miglioramento dei servizi di salute materno-infantile nella provincia di Sofala, in Mozambico. Questo progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio, la Direzione Provinciale della Sanità di Sofala, l’Università Cattolica e l’Arcidiocesi di Beira, nell’ambito del progetto PROTECT – Tutela della salute in età pediatrica attraverso un maggiore accesso a servizi di salute materno-infantile, cure intensive neonatali e di emergenza di qualità.


Il Programma DREAM, attivo presso il Centro Sanitario di Manga Chingussura dal 2002, ha inizialmente concentrato le sue attività sulla lotta contro l’HIV/AIDS, con un focus particolare sulla prevenzione della trasmissione verticale (da madre a figlio). Negli ultimi anni, DREAM ha ampliato il proprio intervento, includendo la gestione delle malattie non trasmissibili, come l’ipertensione e il diabete, che colpiscono numerose donne in gravidanza. Oggi, le donne rappresentano la maggioranza dei pazienti seguiti presso il centro.

Ad oggi, il Programma DREAM presso il Centro Sanitario di Manga Chingussura ha fornito assistenza diretta a oltre 37.000 persone affette da HIV/AIDS. Attualmente, circa 7.000 pazienti sono in cura, di cui circa 5.000 donne, tra cui circa 1.100 seguite per la prevenzione della trasmissione verticale (PTV) e altre 2.000 che ricevono cure generali di Salute Materno-Infantile (SMI).

La costruzione del nuovo blocco di ambulatori, che si integra nel Centro Sanitario di Manga Chingussura, è stata progettata per migliorare il flusso di assistenza e la qualità dei servizi di salute materno-infantile. L’obiettivo principale è garantire che tutte le cure vengano fornite in un’unica sede, riducendo gli spostamenti all’interno del centro e minimizzando il rischio di abbandono delle terapie da parte degli utenti.

I lavori di costruzione sono iniziati a marzo 2024 e si sono conclusi a dicembre dello stesso anno, grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che supporta il progetto PROTECT, al quale collaborano anche il CUAMM e l’AUCI.

Il nuovo edificio include diverse strutture che migliorano l’efficienza dei servizi sanitari, tra cui:

  • una sala riunioni
  • un deposito farmaceutico
  • due servizi igienici
  • cinque ambulatori

Sebbene il nuovo spazio sia prioritariamente dedicato a donne e neonati, è stato progettato per ospitare anche i coniugi e altri membri della famiglia, sottolineando l’importanza di un’assistenza sanitaria integrata e familiare.

Il Progetto PROTECT, avviato nel gennaio 2023, proseguirà fino a dicembre 2025. Le principali attività comprendono la dotazione di attrezzature per le unità sanitarie, la formazione del personale sanitario e l’assistenza materno-neonatale con particolare attenzione alla prevenzione della trasmissione verticale dell’HIV. Inoltre, vengono offerti servizi di cura del neonato e trattamento delle emergenze pediatriche.

Durante la cerimonia di inaugurazione, l’ing. Flávio Ismael, Coordinatore del Programma DREAM in Mozambico, ha sottolineato l’importanza della solida partnership tra DREAM, l’Arcidiocesi di Beira, l’Università Cattolica e la Direzione Provinciale della Sanità. Questa collaborazione, che non solo migliora le infrastrutture, ma include anche attività di formazione, dotazione di attrezzature e potenziamento dei servizi di Salute Materno-Infantile, rappresenta un valore fondamentale per il successo del progetto.

L’ing. Ismael ha poi concluso il suo intervento con un forte messaggio di unità, dichiarando: “Non vogliamo lasciare nessuno indietro; siamo tutti sulla stessa barca”. Questo è un impegno che il Programma DREAM porta avanti dal 2003, quando ha avviato le sue attività a Chingussura.

Il nuovo blocco non è solo un’innovazione infrastrutturale, ma rappresenta un passo concreto verso il miglioramento della salute materno-infantile nella provincia di Sofala.

 

 

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