A Beira, un progetto che rafforza la salute delle comunità più vulnerabili
A Beira, nella provincia di Sofala, il programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio continua a essere un punto di riferimento per migliaia di persone vulnerabili.
In un Paese dove la povertà, la malnutrizione e la diffusione dell’HIV restano sfide quotidiane, i centri DREAM rappresentano molto più di semplici strutture sanitarie: sono luoghi di speranza, di dignità e di rinascita.
Grazie al sostegno dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, il progetto “Protezione per la popolazione vulnerabile di Beira” sta potenziando i servizi sanitari, diagnostici e nutrizionali del Centro Polivalente di Beira e del Centro di Manga Chingussura. Ogni giorno, migliaia di persone ricevono cure gratuite e di qualità: tra loro oltre 11.000 pazienti che convivono con l’HIV, mamme in gravidanza, bambini e adolescenti.
Il progetto permette di garantire continuità alle cure e di prevenire la trasmissione madre-figlio del virus, salvando la vita di molte donne e dei loro bambini.
Nel video-intervista realizzato nel centro DREAM di Beira, Costeja Filipe Domingos, infermiera del programma, racconta con semplicità e passione la quotidianità del suo lavoro accanto ai pazienti più vulnerabili: “Qui non offriamo solo medicine, ma anche ascolto e sostegno. Gli adolescenti spesso arrivano confusi o arrabbiati, ma capiscono presto che non sono soli, che con la terapia possono vivere bene e in salute.”
Attraverso le sue parole emerge il volto umano del progetto: quello di operatori sanitari che ogni giorno, con professionalità e dedizione, costruiscono fiducia e speranza nella comunità.
Il progetto sostenuto con i fondi dell’8×1000 di Soka Gakkai contribuisce ad assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. A Beira, questo impegno si traduce in visite mediche gratuite, screening per l’HIV e il cancro della cervice uterina, sostegno nutrizionale per le famiglie più fragili e percorsi educativi per i bambini e le loro mamme.
Nel video realizzato a Beira, Costeja Filipe Domingos, infermiera DREAM, racconta come il progetto abbia trasformato la vita di tanti adolescenti. “Gli incontri che organizziamo — dice — aiutano i ragazzi a sentirsi parte di una comunità, a non vergognarsi e a credere che possono vivere bene, in salute e con speranza.”
