HomeDREAMLa Gazzetta di Sondrio (Italia) – In occasione dell’aniversario della Comunità di Sant’Egidio si sottolinea l’impegno del programma DREAM nella lotta all’Aids in Africa
09
Feb
2006
09 - Feb - 2006



 

Anniversario della Comunità di Sant’Egidio di
 

 

…… E’ stato l’anno dell’Africa. Africa dimenticata ma anche Eurafrica, una alleanza che offre all’Europa un significato e un ruolo oltre il mercato, e che è indispensabile all’Africa per uscire da guerre, sottosviluppo, carestie e Aids. Il programma DREAM si è consolidato come il più efficace programma di cura globale dell’AIDS nell’Africa sub-sahariana. Dal Mozambico si è esteso ad altri 5 paesi, ma soprattutto è diventato un modello operativo di riferimento per la lotta all’AIDS in Africa, studiato e sostenuto dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità e da numerosi governi e sanità pubbliche. Oltre ad essere un formidabile strumento di cura, compatibile con le poverissime infrastrutture dei paesi più colpiti, DREAM è diventato un laboratorio di formazione panafricana sul campo di tutte le professionalità necessarie alla cura dell’AIDS e delle malattie opportunistiche in Africa. Oltre 1500 persone, medici, tecnici, infermieri, informatici, assistenti domiciliari si sono formati con lo staff internazionale di DREAM e questo sta rendendo possibile, finalmente, l’allargamento del numero dei pazienti in cura nel continente africano. Il programma iniziato con il sostegno del Gruppo Unicredit e che nel tempo ha visto aggiungersi molte Cooperazioni e Fondazioni internazionali, migliaia di piccoli sostenitori, istituzioni come la World Bank e partner come le Suore Vincenziane e Banca Intesa, copre il 4 per cento di tutte le persone in cura e assistenza nell’Africa sub-sahariana e riesce a far nascere 97 bambini su cento senza virus HIV da madri che hanno il virus nel sangue, fa vivere le madri coprendole con la terapia, interrompe la catena che ha visto il numero degli orfani di AIDS arrivare a 14 milioni.

Africa ha voluto e vuole dire anche sforzo per la pace , in Togo, dove la Comunità ha riavviato un negoziato tra governo e opposizione, lotta alla carestia che colpisce la zona di Sofala e il Malawi, dove un terzo della popolazione di un paese già svuotato dall’AIDS di giovani e di professionalità è a grave rischio.

Un anno che si può leggere anche a partire dalle emergenze del mondo che per Sant’Egidio sono state quasi sempre emergenze anche interne. Lo tsunami, che ha visto la più grande raccolta di solidarietà mondiale della storia recente, ha avuto una difficoltà in più, che è stata quella della capacità di spesa e della difficoltà per enti internazionali ad operare in Indonesia e India, paesi di grande tradizione che hanno privilegiato l’intervento diretto. ….
GdS 10 II 2006 – www.gazzettadisondrio.it

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