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Inaugurato il Movimento “Eu DREAM”
22
Apr
2009
22 - Apr - 2009



Dopo essersi radicato a Maputo e a Beira il Movimento “Eu DREAM” è ora presente anche a Mangunde, il piccolo centro DREAM presso la locale missione comboniana nel cuore del mato mozambicano, provincia di Sofala.

Mangunde non è un luogo dove sia facile arrivare. E’ un po’ isolato, e non c’è alcuna possibilità di utilizzare dei trasporti pubblici per recarvisi. Le uniche alternative: un passaggio in macchina, il fiume che scorre lì accanto, oppure una lunghissima camminata.
 

Eppure il giorno dell’inaugurazione del Movimento “Eu DREAM” erano presenti più di 1500 persone tra pazienti del centro ed invitati, nonché circa 800 scolari della scuola della missione.

Molti degli invitati erano giunti il giorno prima, talvolta dopo aver affrontato un cammino a piedi di più di 80 km, ovvero dopo aver vogato per ore con le loro piroghe. Ma essere a questo incontro di speranza e di gioia era davvero qualcosa a cui tenevano in tanti ….
 

L’incontro è stato aperto dal saluto delle autorità, che hanno ringraziato la Comunità di Sant’Egidio e i missionari Comboniani per aver sognato che l’AIDS poteva essere sconfitto anche in un luogo così remoto. Per tutti gli interventi è stata necessaria la traduzione dal portoghese alla lingua locale, lo ndao, perché la maggior parte delle persone che vivono nell’area non parla il portoghese.

Il programma prevedeva poi una divertente scenetta di un gruppo teatrale locale, che ha lanciato il messaggio forte e semplice che l’HIV non si può vincere con il curandeiro (il medico tradizionale, il ricorso al quale è qualcosa di molto diffuso nel mato africano), mentre si deve andare in ospedale, dove oggi esiste la possibilità concreta di curarsi e non morire più.

La mattinata è proseguita con le testimonianze toccanti di due attivisti, che hanno raccontato come l’incontro con DREAM sia stato per loro la grazia di una vita che ricominciava quando sembrava ormai finita per sempre. Tutto ciò è possibile che anche altri lo sperimentino – hanno continuato – ed ognuno di noi ha il dovere di testimoniarlo.

Infine l’incontro si è concluso con la lettura del manifesto di “Eu DREAM” e la canzone dell’inno del Movimento. A tutti i partecipanti che venivano da lontano è stato offerto il pranzo, prima che si rimettessero in cammino per affrontare il ritorno a casa.

 

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