Venerdì 18 marzo a Lilongwe si è tenuto un workshop dal titolo “Universal Access to treatment in Resource-Limited settings – New perspective to overcome the AIDS epidemic”.

Il workshop è stato come negli anni passati un contributo al dibattito sul modo migliore per continuare la lotta all’AIDS nei paesi in via di sviluppo.

Il workshop e’ stato moderato dalla dott.ssa Mary Shawa, Principal Secretary for HIV/AIDS and Nutrition nel Governo malawiano.

Vi hanno preso parte esponenti del Ministero della Sanita’, tra i quali il responsabile per la Ricerca Scientifica Dott. Damson Kathyola, il Direttore della Community Health and Social Unit Dr Benson Chilima, ed il vice direttore della sezione della diagnostica Mr Rueben Mwenda, nonche’ esponenti della National AIDS Commission tra le quali Mrs Florence Kayambo e rappresentanti di tutte le principali agenzie nazionali ed internazionali che si occupano di lotta all’AIDS in Malawi tra le quali UNAIDS, CDC, MSF, Clinton-Hunter Foundation.

Nel corso dei lavori sono state presentate due relazioni, la prima sulla rielaborazione, a partire dai dati che DREAM ha raccolto in questi anni su 26.000 pazienti, di un modello di intervento basato sull’offerta della cura a tutti i sieropositivi e sull’offerta del test annuale a tutti i cittadini cosi da diagnosticare l’infezione nelle sue prime fasi e curarli precocemente. Un tale approccio avrebbe anche un grande impatto preventivo riducendo enormemente in pochissimi anni il numero di nuovi casi di infezione.

Infatti, sempre nel corso della stessa giornata, una seconda relazione ha presentato i dati relativi al dimezzamento del numero di persone con infezione da HIV in un’area, quella del Francisco Palau Hospital a Mthengo wa Ntenga, dove il programma DREAM è attivo da oltre cinque anni in collaborazione con le suore Carmelitane Missionarie che gestiscono l’ospedale.

Infine è stato presentato l’aggiornamento dei dati del programma DREAM di prevenzione verticale in Malawi, il cui approccio diventa dal 1° luglio linea guida ufficiale per tutti i centri di salute e gli ospedali del paese.

Nel corso del dibattito in molti hanno segnalato il senso della buona notizia che emergeva dalle relazioni presentate, e la discussione si è incentrata su come estendere a livello paese un approccio che sta già dimostrando la sua efficacia.