Malawi: il Ciclone Freddy ha causato danni enormi, necessario cibo, assistenza medica e alloggi temporanei per i sopravvissuti
Il ciclone Freddy ha colpito duramente il Malawi, il bilancio provvisorio è di oltre 500 vittime, 500 persone disperse e più di 490 mila sfollati.
Il ciclone si è abbattuto in particolare su Blantyre, la seconda città più grande del Paese e dintorni. Alcune zone, come East Bank e Chikwawa, sono ancora irraggiungibili a causa delle strade e ponti distrutti, è possibile far arrivare gli aiuti solo lanciandoli dagli elicotteri che sorvolano la zona.
La Comunità di Sant’Egidio si è attivata per gli aiuti sin dai primi giorni con distribuzioni alimentari, coperte e medicine soprattutto per gli sfollati più fragili: anziani e bambini.
La situazione è particolarmente critica nel sud del paese, dove i villaggi di Chisitu e Gambula sono stati completamente sommersi dall’acqua, i raccolti sono andati persi e molte persone sono rimaste senza un tetto.
Nonostante la devastazione molte sono storie di coraggio e solidarietà come quella di Evans, uno dei responsabili di Sant’Egidio nell’area, ha ospitato nella sua casa undici persone sfollate, Chisomo della comunità di Phalombe, durante il ciclone, con la sua canoa ha messo in salvo circa 70 persone.
In questi giorni, Sant’Egidio ha aperto una mensa per le persone fragili a Blantyre, che si affianca all’attività del centro nutrizionale per i bambini, ha attivato un servizio sanitario nei campi di raccolta degli sfollati attraverso cliniche mobili, per prevenire e curare infezioni respiratorie e intestinali e distribuendo pasticche per purificare l’acqua ormai inquinata in tutto il paese a causa della rottura della rete idrica.
Inoltre I giovani per la pace di Sant’Egidio continuano a recarsi nelle zone più remote e difficili da raggiungere per rintracciare i dispersi e portare loro aiuti.