HomeDREAMEvento AICS “Sinergie per la Salute”: il ruolo cruciale del Programma DREAM, del mondo istituzionale, accademico e della società civile nella Cooperazione Sanitaria Italia-Africa
10
Set
2024
10 - Set - 2024


Si è tenuto il 9 settembre presso la sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) l’incontro “Sinergie per la Salute: Esperienze e Sfide del Bando 5% Fondo Globale nella Cooperazione Sanitaria Italia-Africa”, un’occasione di confronto sui progressi e le sfide della cooperazione sanitaria tra Italia e Africa. L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure del mondo accademico, istituzionale e della società civile. Presenti anche alcuni rappresentanti del Ministero della Salute del Malawi.


L’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in collaborazione con il Programma DREAM della Comunità di S. Egidio, l’Università degli studi di Roma Tor Vergata e con la partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Istituto Superiore di Sanità, ha promosso l’evento dal titolo “Sinergie per la salute” per discutere i risultati di progetti significativi finanziati in Africa nell’ambito del Bando 5% Global Fund.

Ha aperto gli interventi il dott. Marco Riccardo Rusconi, Direttore dell’AICS, che ha marcato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, università e società civile e dei Paesi partner. “Sin dal lancio del Global Fund, la Cooperazione Italiana ha coerentemente inserito questo nuovo strumento nel quadro del suo generale e prioritario impegno nel settore della salute, pilastro anche del Piano Mattei. Con il “Bando 5%”, puntiamo a valorizzare la nascita di partenariati tra Università, OSC ed Enti di ricerca italiani e locali, come queste esperienze presentate oggi hanno confermato” – ha commentato.

Parallelamente, la dott.ssa Montanari, Responsabile delle Relazioni donatori presso The Global Fund to Fight AIDS, Tubercolosis and Malaria ha presentato il ruolo cruciale svolto dal Fondo Globale con i suoi finanziamenti nella lotta contro le 3 malattie, soprattutto nell’Africa Subsahariana, e nel rafforzamento dei sistemi sanitari locali.

Il Dott. Giovanni Guidotti, Segretario Generale del Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio ha presentato il programma, attivo in 10 Paesi africani, con 50 centri di cura, 28 laboratori di biologia molecolare gestiti direttamente da personale locale, sottolineando l’utilità di accompagnare gli sforzi per una buona sanità alla ricerca scientifica applicata ed ha enfatizzato quelle che sono le sfide attuali in Africa, a cui DREAM cerca di rispondere, tra cui le c.d. malattie non trasmissibili, il cancro del collo dell’utero, la tubercolosi, la DTG resistance, la necessità di adottare modelli di cura differenziati e di porre crescente attenzione alla neurologia.

L’incontro è stato realizzato per presentare i risultati di alcuni progetti, svolti in collaborazione con Sant’Egidio, Tor Vergata e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e che sono stati realizzati proprio grazie al bando 5% del Global Fund. Per l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sono intervenuti il Prof. Turchetti e la Prof.ssa Isotta Triulzi, i quali hanno trattato l’attività della Scuola in Africa nell’ambito della formazione, ricerca e Terza Missione, in particolare nell’ambito dei progetti “WeMen!” e “Bridge the Gap”, grazie ai quali in Malawi si è notato come il coinvolgendo degli uomini sia fondamentale nella promozione della salute delle donne.

Il Dr. Benjamin Welu – Medico e ricercatore, Programma DREAM, Kenya – ha, invece, presentato i risultati dello STUDIO CHAO in Kenya, volto ad aumentare le conoscenze sulle comorbidità e sui principali fattori di rischio nei pazienti affetti da HIV, affrontando l’urgente necessità di migliorare la comprensione e la gestione di queste condizioni. Condotto tra novembre 2022 e ottobre 2023, lo studio ha coinvolto 1.051 pazienti con HIV+ in 25 cliniche della contea di Meru, Kenya. In particolare – sottolinea – il 55,4% dei pazienti esaminati era affetto da altre condizioni, con il 36,9% che presentava una comorbilità aggiuntiva e il 18,5% che ne aveva più di una. Ciò sottolinea la necessità di approcci di cura integrati. Lo studio evidenzia che le malattie non trasmissibili e i fattori di rischio associati erano nettamente più diffusi (38,5%) rispetto alle malattie trasmissibili (14,9%) tra questi pazienti.

A conclusione dell’incontro ha preso parola il Prof. Stefano Orlando, docente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il quale – commentando i risultati dei progetti implementati in Mozambico, Malawi e Kenya – ha rimarcato l’importanza di lavorare per la promozione della salute in sinergia non solo a livello ministeriale, ma anche a livello locale. Siamo di fronte ad un radicale cambiamento di paradigma rispetto al passato, quando i Millennium Development Goals (MDGs) ponevano l’accento principalmente sull’assistenza dei paesi ricchi ai paesi poveri. Con i Sustainable Development Goals (SDGs), è emersa una consapevolezza che i problemi sono globali e che le NCDs si stanno diffondendo anche in Africa, sebbene spesso la consapevolezza rimanga limitata.

La mattinata, ricca di interventi e dibattiti, ha evidenziato come la collaborazione – sostenuta da AICS e del 5% Global Fund – tra paesi africani e partner internazionali, governi e local authorities, università ed Enti del terzo settore, sia essenziale per affrontare le sempre nuove sfide sanitarie globali e per costruire un futuro più sano e equo per tutti, promuovendo l’accesso alle cure, la ricerca e lo sviluppo di sistemi sanitari sostenibili.

 

Leggi QUI la notizia sul sito dell’AICS.

 

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