Guinea: una cooperazione rinnovata per rafforzare la lotta contro l’HIV e le malattie infettive
Si è svolta lo scorso 12 maggio presso l’Università Gamal Abdel Nasser di Conakry (UGANC) la conferenza dal titolo «Salute per tutti in Guinea entro il 2030: sfide e prospettive», un importante momento di confronto dedicato al futuro della sanità pubblica guineana.
L’evento è stato organizzato dal Centro di Eccellenza Africano per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Trasmissibili (CEA-PCMT) dell’UGANC, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata e con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Guinea. Un’iniziativa che si inserisce nel quadro della cooperazione tra Italia e Guinea per affrontare le sfide sanitarie con un approccio integrato, capace di coniugare ricerca, formazione e assistenza sanitaria.
Cuore della giornata è stata la presentazione del progetto «Miglioramento e integrazione dei servizi sanitari per la lotta all’HIV e alle co-morbidità in Guinea», un’iniziativa di grande rilievo finanziata dalla cooperazione italiana, con l’Università Tor Vergata come capofila e la partecipazione del Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio.
L’obiettivo del progetto è rafforzare la rete sanitaria guineana nella prevenzione, diagnosi e cura di HIV, tubercolosi (TB) e papilloma virus umano (HPV), con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione. Le attività previste spaziano dalla formazione del personale sanitario, al potenziamento dei laboratori di biologia molecolare a Conakry e Macenta, fino a campagne di sensibilizzazione e prevenzione rivolte alle comunità locali.
Il progetto, della durata di 36 mesi, si propone di raggiungere oltre 18.000 beneficiari diretti, con un impatto strutturale destinato a rafforzare la sostenibilità del sistema sanitario locale.
Intervistata a margine della conferenza, Cristina Cannelli, coordinatrice nazionale del Programma DREAM in Guinea, ha evidenziato come questo progetto rappresenti la naturale continuazione di un impegno di lungo corso: «È un ulteriore passo nel nostro lavoro accanto alla popolazione guineana, iniziato quasi vent’anni fa. DREAM non è un progetto a termine, ma un programma che accompagna le persone con HIV lungo tutto il percorso di cura, puntando sulla formazione degli operatori locali e sul rafforzamento del sistema sanitario. Per noi è essenziale che la cooperazione e la ricerca restino sempre vicine ai bisogni concreti delle comunità».
Anche Stefano Gatti, Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo presso il Ministero degli Affari Esteri italiano, ha sottolineato, nel corso dei lavori, la portata strategica di questa iniziativa: «la Guinea è oggi un paese prioritario per la cooperazione italiana in Africa. Questo progetto va oltre il semplice intervento sanitario: è un esempio tangibile del nostro impegno per uno sviluppo condiviso, dove la salute viene riconosciuta e sostenuta come un diritto fondamentale».
Presente in Guinea dal 2006, il Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio ha costruito nel tempo una rete di centri di cura e laboratori specializzati, garantendo diagnosi e terapie gratuite per le persone affette da HIV e altre malattie infettive. Oggi DREAM segue circa 4.800 pazienti attraverso le strutture di Conakry, Coyah, Dubréka e, presto, anche Macenta.
Il nuovo progetto rappresenta quindi una naturale prosecuzione di questo lavoro: unire la solidità dell’esperienza maturata sul campo con il supporto della cooperazione internazionale, per rispondere alle nuove sfide sanitarie con strumenti moderni e sostenibili.
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